L’ASD Accademia Antiaggressione è una associazione giovane e indipendente nata con lo scopo di promuovere sul territorio lo sviluppo del krav maga come metodo di difesa.
Per favorire la diffusione di questo sistema organizza corsi e manifestazioni sul tema specifico dell’antiaggressione.
IIl Krav Maga (letteralmente in ebraico moderno "combattimento con contatto") è un sistema di combattimento ideato nella prima metà del XX secolo da Imi Lichtenfeld su richiesta del governo Israeliano.
Il sistema venne messo a punto quando sorse la necessità di prevedere un sistema di addestramento per le forze armate che fosse efficace e al contempo rapido da apprendere.
Imi traeva spunto da sistemi di lotta già esistenti ma arricchendoli con l'esperienza maturata in giovinezza nel combattimento in strada.
Proprio dal connubio tra lotta di strada e confronto sportivo nasce il principio che sta alla base del Krav Maga e che, rendendolo così efficace, lo differenzia dagli altri stili di combattimento.
IIl Krav Maga (letteralmente in ebraico moderno "combattimento con contatto") è un sistema di combattimento ideato nella prima metà del XX secolo da Imi Lichtenfeld su richiesta del governo Israeliano.
Il sistema venne messo a punto quando sorse la necessità di prevedere un sistema di addestramento per le forze armate che fosse efficace e al contempo rapido da apprendere.
Imi traeva spunto da sistemi di lotta già esistenti ma arricchendoli con l'esperienza maturata in giovinezza nel combattimento in strada.
Proprio dal connubio tra lotta di strada e confronto sportivo nasce il principio che sta alla base del Krav Maga e che, rendendolo così efficace, lo differenzia dagli altri stili di combattimento.
L'obbiettivo primario del Krav Maga consiste nella neutralizzazione di una minaccia in modo rapido, efficace e con il minor rischio possibile; tutto questo può essere sintetizzato nel concetto detto delle tre “M”: Massimo danno, nel Minor tempo col Minor rischio.
Il Krav Maga non è uno sport, non serve a vincere trofei o titoli, ma è una vera e propria disciplina che, allenando corpo e mente, mira a fornire gli strumenti necessari per neutralizzare l'aggressore, sopravvivere e tornare a casa con il minor danno possibile.
Per strada non esistono regole, non ci sono pause tra un round e l’altro, né colpi proibiti; in caso di aggressione quindi occorre essere preparati per cercare di reagire e sopravvivere. Rispetto alle arti marziali classiche il Krav Maga utilizza tecniche semplici ma tremendamente efficaci che prevedono colpi mirati a mettere rapidamente fuori combattimento l’avversario.
Spesso può capitare di doversi confrontare con un avversario più forte, armato o addirittura con più di un assalitore, per questo è necessario allenarsi per imparare a reagire velocemente ed efficacemente. Per potersi allontanare in sicurezza dal proprio aggressore è necessario eliminare il pericolo in maniera tempestiva.
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Il logo del Krav Maga è rappresentato dalle due iniziali della disciplina racchiuse in un cerchio. Le lettere K e M sono scritte in ebraico e il cerchio che le contiene non è completamente chiuso a significare che il sistema di combattimento non è statico ma aperto ad evolversi nel tempo, integrando e migliorando continuamente le tecniche esistenti ed eliminando man mano quelle che risultano superate e meno funzionali.
In tutte le situazioni ad alto
rischio il tempo gioca un ruolo fondamentale. Dalle ricerche è emerso che nei momenti di pericolo può spesso verificarsi un effetto di "congelamento", definito dagli
specialisti freezing. Si tratta di una condizione psicofisica di "rallentamento del tempo" che, in caso di minaccia estrema, può rivelarsi anche fatale. Generalmente in questi
frangenti si ha la sensazione di non essere più in grado di compiere abituali movimenti con destrezza e velocità; il corpo e la mente sembrano non procedere più di pari passo rendendo
ulteriormente difficile l'organizzazione di un'efficace azione di difesa. È quindi fondamentale addestrarsi per riuscire a sviluppare reazioni veloci ed efficaci che diventino istintive. Per
raggiungere questo scopo le tecniche di difesa vengono inserite in contesti di stress con lo scopo di simulare l’effetto che una situazione reale di pericolo può suscitare nel corpo e nella
mente. Adottare una determinata postura, sapere come collocarsi nell'ambiente circostante ed essere
psicologicamente preparati sono fattori che determinano le possibilità di sopravvivenza: esitazioni o movimenti sbagliati anche minimi possono costare caro.
Il Krav Maga prevede tecniche di “contact improvisation”: una sorta di improvvisazione che permette di essere
preparati ad eventi inattesi e non predeterminati, attraverso la quale si arriva al controllo delle proprie emozioni e alla percezione
Difendersi contro un avversario armato è molto difficile e pericoloso; sapere come programmare e dosare una sequenza di difesa efficace è ancora più complicato.
L'organizzazione di questo tipo di addestramento richiede molta esperienza e pazienza e per meglio affrontare questo argomento occorre soffermarsi un attimo sul concetto di intensità di allenamento.
In palestra ci si allena con un compagno in una situazione rilassata e le sensazioni che si provano sono decisamente meno intense di quando ci si trova immersi nella realtà, e la difesa da un attacco di coltello, in cui il rischio aumenta vertiginosamente, si differenzia moltissimo da quella da un attacco a mani nude per innumerevoli fattori che entrano in gioco. Per questo motivo la reazione in questi casi deve risultare ancora più efficace, precisa e fulminea.
Per ottenere migliori risultati é opportuno che l’allenamento contro l’arma sia molto intenso e il più realistico possibile, anche passando gradatamente dall'uso di semplici coltelli di gomma morbida a quelli leggermente più duri, per poi arrivare a quelli di legno e infine metallo.
Con le dovute protezioni e precauzioni, si cerca di ricostruire una situazione di aggressione nella forma più impetuosa e realistica possibile, a volte con l'ausilio anche di coltelli marcatori.
E' necessario il massimo impegno per poter apprendere gradualmente tecniche e processi mentali che possono intervenire in determinate situazioni.
Nella realtà il disarmo è pura utopia; nella difesa da strada non è possibile attuarlo come tecnica finalizzata e non è l'obbiettivo primario, ma può avvenire solo nel caso in cui ci si trovi fortuitamente nelle rarissime condizioni di poterlo effettuare.
ACCADEMIA ANTIAGGRESSIONE